Non sapeva con esattezza cosa avesse di fronte. Era certa solo di una cosa: di essere amaramente pentita di avere lasciato il suo rifugio...
Quella notte aveva deciso di rimanere tranquilla, ma ad un tratto fu attratta da un bagliore che filtrava dalle fessure delle travi. Si avvicinò per capire quale fosse l'origine di quel bagliore. Vide subito uno strano alone di luce che delineava la sagoma di un essere. Le sembrò quasi che fluttuasse nell'aria, non riuscì a capire di cosa si trattasse, sebbene fosse ormai abituata a vederne di cose strane. Ciò che gli si presentava davanti la lasciava perplessa. Per un attimo pensò agli Umani ed ai loro racconti mistici su esseri luminosi fatti di luce pura, che chiamavano Angeli. Ma non sapeva se quello fosse un Angelo.
In tutta la vita aveva avuto incontri ravvicinati con tanti esseri misteriosi, ma nella stragrande maggioranza si trattava di esseri grotteschi o raccapriccianti, per lo più pericolosi. Da quell'essere non riusciva a distogliere lo sguardo. Non si rese neanche conto di avere lasciato il suo rifugio. Si ritrovò a seguirlo nel cuore della notte, incurante dei pericoli, come se fosse sotto ipnosi. Inizialmente aveva mantenuto una certa distanza ma allontanandosi dal suo rifugio gli si avvicinava sempre più. Era talmente assorta che non si rendeva conto che la luce si andava lentamente affievolendo.
Quando gli si trovò a pochi passi di distanza, senza pensarci due volte, allungò la mano per cercare di afferrarlo. In quello stesso istante la luce si spense del tutto.
Adesso non aveva più davanti un essere avvolto da una luce meravigliosa. Rimase senza fiato...
Non sapeva con esattezza cosa avesse di fronte. Era certa solo di una cosa: di essere amaramente pentita di avere lasciato il suo rifugio...
Quell'essere, qualunque fosse la sua natura, non le diede il tempo di capirlo, nemmeno di reagire. Assimilò ogni sua più piccola cellula e tornò a risplendere di una luce ancor più intensa.