Neilgaimania è lieta di presentarvi la traduzione di un'intervista a Gaiman e Avary, sceneggiatori di
Beowulf, in cui parlano della genesi del film diretto da Robert Zemeckis. L'intervista è la trascrizione di una chiaccherata del giornalista con gli autori e per questo a volte il linguaggio presenta alcune sovrapposizioni tra gli interlocutori e appare decisamente discorsivo. Buona lettura!
Quando avete cominciato a scrivere Beowulf?
NG: 10 anni e mezzo fa. Finimmo di scrivere la prima versione dello script di Beowulf nel maggio del 1997. Lo abbiamo scritto in due settimane di assoluta follia e poi lo abbiamo venduto alla compagnia di Robert Zemeckis e lui aveva sempre ricevuto via libera, ma una delle cose divertenti del fare film è che le cose possono sempre cambiare. Giusto prima che lui cominciasse ad esplorare le possibili location. A quel punto noi e Imagemovers cercammo di farlo insieme, altrimenti avremmo ripreso i diritti indietro, e Roger era sul punto di farlo lui stesso quando la chiamata fantasma arrivò.
RA: Io stavo pianificando di farlo con una produzione molto piccola di origini francesi.
NG: Stavamo cercando circa 20 milioni di dollari e di muovere tutte le marionette.
RA: Potete immaginare Jabberwocky di Terry Gilliam o Macbeth di Polansky? Sapete,
Excalibur era una piccola produzione in quei giorni. Questi erano gli indicatori, ("Un sacco di nebbia"). C'era una sorta di iper-stilizzazione per compensare la mancanza di abilità nella creazione di modelli 3d.
Non c'era una versione di Beowulf con Gerard Butler rilasciata qualche anno fa?
NG: Yeah? Una delle cose più pesanti del processo di produzione è la lunghezza del tempo che richiede per fare questa strana e meravigliosa cosa, tutte le performance sono state registrate nell'ottobre-novembre 2005. Abbiamo iniziato la produzione di questo film all'inizio del 2005. Così quel film affondò senza lasciare traccia nel frattempo.
RA: Non dimentichiamo anche il Beowulf cyberpunk di Kristoff Lambert che è stato fatto qualche anno fa.
NG;: Ah, quello era indubbiamente un Beowulf.
RA: La menzione di quel film suscita orrore astratto nel mio cuore, allora lo guardai e non ne fui così dispiaciuto perché non era realmente Beowulf del tutto.
Pensavate sin dall'inizio che il film sarebbe stato realizzato come un'animazione?
RA: No, in effetti era impossibile fare questo film con questo procedimento...
NG: Quasi niente di questa roba esisteva.
Il motion capture non c'era allora...
RA: Il motion capture allora esisteva in un modo veramente rudimentale e quello che Bob ha fatto con questa versione potenziata non è solo motion capture, è una collezione di differenti tecnologie. Il motion capture è una di queste. Vorrei suggerire che questa versione di Beowulf è una sorta di rotoscoping 3d. Non è semplicemente dipingere sopra ad un'immagine, è un'immagine 3d.
NG: I ragazzi del computer attualmente hanno t-shirt che recitano sulla schiena "i diavoli del rotoscope".
Avete cambiato i dialoghi quando avete scoperto che sarebbe stato realizzato in questo formato?
NG: Si, scrivemmo un combattimento con il drago più lungo. La più grande differenza è la prima metà... una delle cose più forti sullo scrivere questa sceneggiatura è che la prima metà è l'introduzione di Roger e la prima bozza è del 97, poi venne la roba che non avrebbe dovuto raccontare a nessuno sull'offerta finanziaria di Steven Bing e poi la nostra ultima bozza. Quella datata 2005. L'11 settembre del 2005 e questa è essenzialmente quella che è stata girata, tutto questo dovrebbe darvi un po' il senso del cambiamento.
RA: Insieme a qualche canzone conviviale.
E un pene tatuato nella gamba che non abbiamo visto nel film.
RA: E' vero. Questo era stato disegnato dal mio amico Steven Norrington. Lui fa degli storyboard per me occasionalmente.
NG: Il problema con la nostra prima versione era "Come possiamo stilizzare un combattimento tra un drago volante ed un uomo in un film da 20 milioni di dollari?" Con questo Bob ci diceva che tutto è possibile. Voi ragazzi potete farmi un combattimento con un dragone lungo 10 minuti. Ricordo di una telefonata con Bob in cui io ebbi questa idea in cui loro andavano sott'acqua e combattevano in un relitto e ho chiamato Bob e detto che pensavo di stare un tantino esagerando e lui disse-
RA: lui disse che avremmo potuto avere delle galline che correvano in tondo e sarebbe costato lo stesso.
NG: Lui disse che non c'era niente che potessi fare che facesse costare il film più soldi di quanti non fossero previsti. E' tutto costoso. Fai quello che la tua immaginazione ti fornisce. Così lo facemmo.
Ma non avete ecceduto. Pensate che avreste potuto inserire un paio di scene aggiuntive?
NG: Spero di no. Per noi che lo abbiamo fatto, io penso a Beowulf come ad un pezzo di una camera. E alcuni di questi film che ho ho amato da bambino come "Il leone in inverno", avevano delle cose non dette nello script. Tu potresti avere personaggi che hanno i loro segreti e le cose di cui hanno bisogno comunicati tramite il look, le pause, i silenzi e la mia preoccupazione era se la tecnologia potesse consentire di vedere queste cose nelle performance, se consentisse di comunicare queste finezze.
RA: E' il momento calmo del film che è il più impressionante. Quando Anthony Hopkins sta chiedendo a Beowulf se egli ha ucciso la madre e gli fa un piccolo sorriso, è un momento assoluto in cui Anthony Hopkins si sposta dentro se stesso, è tutto molto puro in quel momento. E' tutto nei momenti calmi.
Cosa vi ha fatto pensare al personaggio di John Malkovich, che io ho considerato essere come un cattivo?
NG: E' onesto nel poema e serve questa funzione nel poema.
Quanto influenza ha avuto The Viking con Kirk Douglas?
RA: Ho visto ogni film vichingo durante la preparazione di questo film, e quello che ho amato di quello con Kirk Douglas è la ragione per la quale taglia la sua barba nel film The Vikings. Tutti hanno una barba nel film eccetto Kirk Douglas perché lui semplicemente dice sono Kirk Douglas e deve fare qualunque cosa lo renda maledetto... Lui deve mostare il suo mento e così loro possono essere all'altezza della sua folle ragione.
Dunque, qual'è il vostro film vichingo preferito?
RA: ...Beowulf. Diretto da Robert Zemeckis. Quello che trovo interessante sui Vichinghi è che erano contadini falliti.
NG: No, è realmente quello che hanno fatto. Questo significa in origine fare irruzione. Loro erano razziatori, loro andavano fuori e razziavano.
Tu stai andando in sciopero giusto? [n.d.t. l'intervistatore fa riferimento allo sciopero indetto dalla Writers Guild of America, il sindacato degli sceneggiatori che ha indetto un periodo di astensione dal lavoro per affrontare il problema dell'esclusione degli sceneggiatori dai guadagni provenienti dalla vendita dei loro prodotti in dvd e su Internet.]
NG: Si.
Possiamo aspettarci altri fumetti di questo argomento in futuro?
NG: sono arrivato al punto imbarazzante in cui devo dire no alla gente dello spettacolo perché ho alcuni libri da finire che i miei editori dicono che pubblicheranno a settembre 2008 che io li finisca o no.
RA: Io guadagno denaro facendo film, e potrei cominciare a fare fumetti ma questo sarebbe un modo rapido per chiudere con
Castle Wolfstein [n.d.t. in realtà il titolo annunciato è Return to Caste Wolfstein] per il quale stiamo scrivendo lo script (che dovresti dirigere giusto?) Si, sono a 15 minuti dalla fine e spero di farlo entro domenica se avrò tempo. Sempre se lo farò, perché la natura dello sciopero è che non voglio essere capace di allestire la produzione così che possa evitare di nuocermi enormemente ma penso che sia una giusta causa che deve essere fatta.
Secondo te, perché Stardust non ha preso fuori di qui?
NG: Ha fatto adesso oltre 100 milioni di dolllari nel mondo. Ha fatto molto bene in molti territori. Penso, scegliendo le mie parole con attenzione, che se io fossi la Paramount probabilmente porrei molta attenzione quando le prime recensioni arrivano dicendo di non prestare attenzione al pessimo trailer perché questo è un film meraviglioso. Ed io probabilmente avrei dovuto guardare il trailer e cercare di capire... In Inghilterra non abbiamo usato questi trailer ma trailer che assomigliavano di più a film come
I pirati dei Caraibi. Penso che ci siano stati degli errori di marketing e avendo detto questo io
RA: Beowulf è un film veramente pensato per il mercato e penso che stiano facendo un ottimo lavoro con lui.
NG: Stanno facendo un lavoro meraviglioso su qualcosa ugualmente problematico.
Qual'era la più grande opportunità fornita dal poema?
RA: Una della cose che Robert voleva fare è originariamente nello script e originariamente nel poema è che Beowulf ritorna e non sta in Danimarca. Robert voleva mostrare tutti dov'erano tutti i personaggi e mostrare il contrasto del tempo e dei posti e come la cristianità è passata da un culto minore come qualcosa di...
NG: Il più grande problema che abbiamo avuto nelle nostre prime bozze è che a 3 quarti del film c'è la necessità di abbandonare l'intero cast ed essere introdotti ad un completo cast nuovo. Bob disse come regista che sarebbe stato più facile per me vedere loro anziani e farli invecchiare e mostrare i loro bambini... Sai uno dei passi da me preferito, che non abbiamo fatto sullo schermo, è quando un vecchio Beowulf sta parlando con Ursula, lui dice mi ricordi tua madre Ursa e lei risponde quella era mia nonna, e tu realizzi come il tempo sia passato.
fonte:
www.slashfilm.com