La
Bottero Edizioni in collaborazione con
Cagliostro E-Press presentano un volume che vuole omaggiare “l’uomo di Providence”:
Howard Phillips Lovecraft. Un omaggio sentito e dovuto.
L’influenza di Lovecraft è palpabile nella narrativa fantastica contemporanea e, questo libro, ne è una prova lampante. Qui, infatti, autori affermati ed emergenti si misurano con la mitologia nata dalla sua fantasia e lo fanno cimentandosi attraverso più mezzi espressivi. Il libro è composto di quattro parti: fumetti, racconti, saggi e illustrazioni. Segno di quanto l’immaginario lovecraftiano abbia saputo superare i confini dei generi.
Degna di nota è la presenza di ben tre racconti scritti dal britannico
Neil Gaiman. Qui vorrei soffermarmi sulle opere di quest ultimo.
Studio in Verde Smeraldo (2004): il vincitore del premio Hugo come miglio racconto del 2004. Non aggiungo altro alla già esaustiva recensione presentata nel sito. L’unica nota che mi preme segnalare è l’ottima impaginazione del racconto che è presentata in quest’edizione. E’ simulata una stampa che ricorda l’epoca vittoria e le false inserzioni pubblicitarie sono accompagnate da illustrazioni a tema.
Soltanto di nuovo la fine del mondo (1994): qui finalmente stampato un vecchio racconto di Gaiman ancora inedito nel nostro paese. Il protagonista è un licantropo arrivato nella città d’Innsmouth. Tra una trasformazione e l’altra inizia a ricevere strane telefonate, avvisaglie apocalittiche dal barista del luogo e letture poco rassicuranti delle carte dei tarocchi, fino a ritrovarsi al centro di un sacrificio per il risveglio dei Grandi Antichi.
Shoggoth Riserva Speciale (1998): il terzo racconto di Gaiman, il più leggero ed ironico. Un ragazzo originario del Texas. In un deludente viaggio a piedi lungo la linea costiera britannica si imbatte in un villaggio di nome Innsmouth. All’interno di un pub trova la compagnia di due abitanti del posto che lo iniziano al gusto della birra Shoggoth e iniziano a discutere di Lovecraft. La compagnia dei due si rivela piacevole, aiutata anche dall’alcol, ma qualcosa di oscuro si intravede nel fondo del mare.
Gaiman si cimenta con la mitologia Lovecraftiana. Si rimbocca le maniche, immerge le mani nel pentolone brulicante di mostri di Providence, selezione le amenità che più gli aggradano, poi, prende il suo di pentolone ed il gioco è fatto. D’altro canto, quello di giocare con gli altri mondi, non è forse il suo gioco preferito?
E’ questa la sua maturità di scrittore. Non scimmiotta mai, non vuole emulare, non rincorre gli altri.
Ogni racconto che scrive è un suo racconto, una sua storia.
Questo, prima di tutto, ci dimostra quanto Gaiman conosca la materia, ne ha letto e soprattutto non solo come scrittore ma in primo luogo come un qualsiasi appassionato lettore. In secondo luogo è segno del rispetto che ha per l’opera altrui.
I suoi racconti non si limitano alla storia in se, approfondiscono, esaltano. Prendiamo il terzo racconto:
Shoggoth Riserva Speciale. La storia non è nulla di nuovo, la scoperta di un villaggio che alla fine si rivela inesistente ma forse no, quante volte ne abbiamo letto o visto film sul tema? Ma se andiamo oltre lo strato superficiale cosa troviamo? Si parla della magia dei luoghi, la magia che si trova cercandola, o perdendovisi. Non a caso il racconto non è ambientato in America, bensì in Gran Bretagna. E poi cosa possiamo trovare? Arrivano questi strani personaggi che disquisiscono sulla dialettica di Lovecraft. Quindi: abbiamo un racconto, ambientato nel mondo di Lovecraft e in cui, i sui personaggi, parlano di Lovecraft stesso. Ed il gioco continua.
E’ un puzzle, quello che ci mette davanti agli occhi Gaiman, sta a noi, poi, vederne i singoli pezzi e ammirarne il paesaggio che ne risulta.
Infine due parole sul volume presentato.
Chi potrebbe esserne interessato?
L’appassionato lettore del creatore di Sandman in primis. Tre racconti non sono niente male.
Poi. L’appassionato di Lovecraft, con il quale volume potrà trovare nuovi spunti di riflessione, approfondimento e buon intrattenimento.
Anche il lettore che vuole avvicinarsi alla letteratura di Lovecraft potrà trovarvi tanto materiale da cui poter iniziare la sua ricerca.
Il mondo dell’editoria è vasto. Penso però sia davvero apprezzabile quando escono lavori di questo tipo e vanno incentivati acquistandoli, leggendoli, prestandoli agli amici e parlandone.
Titolo:
Da ArKham alle Stelle: tributo a H.P. Lovecraft
A cura di: Gianfranco de Turris, Alessandro Bottero con la collaborazione di Cagliostro E-press)
Casa editrice: Bottero Edizioni
128 pagine, b\n, brossurato
prezzo: 15 euro
La recensione del volume è opera di StudioPazzia che lo staff ringrazia sentitamente per il lavoro svolto!